Continua il successo del West Highland...Il terrier del colonnello

articolo pubblicato su "I Nostri Cani" - aprile 2012

"L'ufficiale selezionò il bianco perché i marroni a caccia potevano essere scambiati per volpi. Il carattere e la cura del mantello"

Originario delle Highlands scozzesi il West Highland White Terrier dice tutto nel suo nome.

È un terrier, ossia un cane selezionato per la caccia in tana ai cosiddetti "nocivi", ed è unicamente bianco. Comunemente soprannominato "Westie" nella storia delle razze canine, non è una razza molto antica, le sue origini certe risalgono alla fine del 1800. Nei primi anni del secolo i cani denominati "scotch terrier" avrebbero potuto essere sia Westies che Cairns, oppure Scottish. Infatti queste tre razze terrier hanno in comune i medesimi progenitori, tanto che fino all'inizio del ventesimo secolo erano ancora ammessi gli accoppiamenti tra Cairn e Westie. Si fa riferire l'inizio certo della storia della razza al Colonnello Malcolm nella zona dei Poltalloch nell'Argyllshire. I progenitori del Westie erano cani selezionati unicamente per la caccia in tana e sopraterra, e si racconta che il Colonnello iniziò ad allevare unicamente cani bianchi in quanto durante una battuta di caccia aveva egli stesso ucciso per errore il suo cane preferito scambiandolo con la volpe. Profondamente dispiaciuto per l'accaduto, egli iniziò a selezionare unicamente soggetti bianchi o crema; questo mentre gli altri allevatori eliminavano sistematicamente i cuccioli di questo colore, erroneamente ritenendo che fossero più delicati e non adatti allo scopo. Il colonnello Malcolm così facendo iniziò a gettare le basi per la selezione del Westie moderno.

IL WESTIE MODERNO

Innanzitutto una considerazione sul suo aspetto in generale. Non a caso le prime due parole riportate nello standard includono le parole "piccolo, attivo".Lo standard riporta un'altezza al garrese di 28cm, ma il peso non è indicato, si ritiene che non debba superare i 9-10kg al fine di non perdere la peculiarità di razza. Un'altra definizione riportata nello standard è che deve avere un'espressione "penetrante" e possedere una "grande considerazione di sé". Quest'ultima espressione definisce molto bene la personalità del Westie. Nel linguaggio canino ciò significa: "Oh, come va? Io sto bene!".

Il Westie pensa in grande di sé stesso, sicuramente una caratteristica che gli deriva dai suoi antenanti Highlands Scozzesi. È un cane pieno di pepe e fascino. Fra i terriers è considerato a ragione quello con il carattere più dolce. Il giusto colore e forma dell'occhio danno ragione dello straordinario successo di questa razza. Questi debbono essere ben distanziati, e il più scuri possibile...così facendo l'espressione del Westie non può essere confusa con nessun altro cane! Lo standard a questo punto parla di "espressione penetrante" che non deve dare l'impressione di un cane aggressivo. Il muso viene indicato "leggermente più corto del cranio" e ad ogni modo, le mascelle devono essere potenti con muso ben pieno sotto gli occhi. Il cranio deve essere rotondeggiante. Stop ben definito.

I denti devono essere grandi, forti con chiusura a forbice. Nello standard non è menzionata la mancanza eventuale di premolari e molari. Tutto ciò in quanto durante l'azione di caccia la preda veniva afferrata efficacemente con un maggiore contributo di incisivi e canini insolitamente grandi in proporzione alla taglia del cane e successivamente della scossa.

L'azione mortale di scuotimento è resa più efficace dal contributo dei potenti e forti muscoli del collo, ecco perché un collo da cigno è fortemente indesiderabile. Molto spesso si è portati erroneamente a pensare che gli standards siano una inutile raccolta di dettagli insignificanti e superflui. Sbagliato! Gli standard di razza sono assolutamente funzionali e ciò che viene descritto trova sempre giustificazione nella funzione per cui ogni singola razza è costruita e selezionata.

Le orecchie piccole, erette, piazzate al di sopra della testa, ricoperte di pelo fine e liscio. Il naso deve essere nero come pure le unghie e la pelle, che deve essere ben pigmentata. Pigmentazione che è carattere molto importante di tipo del Westie. La testa si congiunge ad un collo moderatamente lungo, robusto, che si ispessisce gradualmente verso la base a fondersi armoniosamente con spalle ben oblique. Altra caratteristica fondamentale è la corretta inclinazione della spalla. Questa se ben posizionata contribuisce a dare quel caratteristico ed inconfondibile disegno del nostro Westie. L'angolo scapolo omerale deve avvicinarsi il più possibile ai 90°, contribuendo in modo sostanziale al corretto movimento dell'anteriore che viene definito facile, efficace e sciolto.

Il dorso deve essere dritto e corto, con rene largo e groppa il più possibile orizzontale che permetta alla coda di essere inserita correttamente ben in alto, senza frange, più dritta possibile. Con il cane in stazione, essa non deve sorpassare in lunghezza la sommità del cranio. Il corretto portamento della coda è un altro dei punti essenziali dello standard di razza perché contribuisce a definire il carattere del nostro terrier. Se ben portata, essa leggermente si inclina verso la testa del cane, come se una gentile brezza stesse soffiando. Durante il movimento essa si muove in sincronia con gli arti, con il tipico movimento "a pendolo". Il posteriore forte e muscoloso in relazione alla taglia ridotta è necessario per fornire il grande impulso per un corretto ed energico movimento così caratteristico del nostro Westie.

Per quello che riguarda il mantello, esso è molto importante e raramente perfetto. Deve essere doppio con pelo di copertura esterno duro e dritto lungo circa 5cm e sottopelo più morbido. Più corto sulle spalle, sul collo e dorso dove viene opportunamente amalgamato con il pelo presente sulla testa con la sua caratteristica forma rotonda, sulle frange, che sono più lunghe nella parte ventrale e sulle zampe.

LA CURA DEL MANTELLO
Naturalmente dotato di un folto mantello, questo in alcuni punti caratteristici prende il nome di "difese". Queste, presenti sulla testa, sugli arti e nella regione ventrale del corpo assumono una particolare rilevanza proprio per l'aspetto funzionale che sono chiamate a svolgere. Infatti, le difese servono proprio a proteggere le parti più delicate durante lo scontro con i nocivi nell'angusto spazio delle tane in cui i nostri westie dovevano lavorare.
Il mantello ideale è ruvido, dritto e bianco, ma un pelo così fatto può talvolta presentare qualche sfumatura color grano che non è penalizzabile in quanto è da preferirsi senza dubbio ad un pelo bianco ma morbido. Anche questo aspetto trova una valida spiegazione nella funzione che il mantello del Westie si trova a compiere, non dimentichiamoci che lui è nato nelle fredde e umide Highlands Scozzesi. Un mantello così costruito è senz'altro efficace nel proteggerlo dalle intemperie. La sua toelettatura: si esegue a stripping che è una tecnica che consiste nell'asportazione indolore del pelo morto con appositi coltellini e anche a mano. Con tale tecnica che deve essere messa in atto con una frequenza variabile da cane a cane viene "scolpito" e modellato il pelo in ricrescita dando al nostro westie il suo così accattivante aspetto. Diciamo pure che per mantenere in ordine un westie la toelettatura può essere eseguita ogni due o tre mesi, diversa è la situazione per i cani da show che devono essere trimmati almeno ogni due settimane. Soltanto a guardarlo, il Westie merita un premio per il design. Con il suo pelo bianco e gli occhi a mandarla scuri come il carbone che ti guardano attraverso una cortina di pelo, e la coda portata come una bandiera; è un delizioso piccolo cane. Tutti i cuccioli di cane sono incantevoli, ma ritengo che il Westie sia l'unico che da cucciolo sia ancora più intrigante dell'adulto. Il Westie ha una taglia che gli permette di essere un cane vero, ma piccolo abbastanza da poter viaggiare comodamente a seguito del proprietario nelle più svariate situazioni.

disegni di Alberto Marengoni

IN FAMIGLIA

Riesce a godere pienamente del mondo esteno senza farsi influenzare della stagione, ma si adatta egregiamente al più piccolo degli appartamenti. Il suo mantello è assai facile da mantenere pulito e non riempe di peli la vostra casa. Inoltre non ha un eccessivo "odore di cane". Il Westie sembra un giocattolo peloso, ma è meravigliosamente vivo...nulla sfugge alle sue investigazioni, dal nuovo orologio in salotto ai nuovi vicini di casa.

Come razza ha anche il meraviglioso pregio di "invecchiare con grazia". Non è raro vederli a 10 anni correre felici inseguendo una palla. Non raramente arrivano ai 14 anni e più in buona forma fisica. Di base il carattere del Westie è dolce, affezionato e fedele, ma non servile. Se si desidera un cane da grembo non si dovrebbe scegliere il Westie. Se il Westie vuole essere considerato, riesce in tutte la maniere ad attirare la nostra attenzione, ma sempre con un gran senso di personale auto-stima. È un tipetto che sa di essere grande! È estremamente intelligente ed impara assai velocemente. È troppo intelligente per essere polemico, ma non si tirerà indietro se c'è da "discutere" con un cane più grande di lui. Sa quali sono i suoi diritti e li difenderà sempre. Tutte le caratteristiche finora descritte lo rendono una razza estremamente popolare e per fare un breve cenno sulla situazione attuale del westie in Italia possiamo dire che le iscrizioni ai libri genealogici si attestano sul migliaio di cuccioli all'anno. Di questi purtroppo solo una veramente esigua percentuale viene sottoposta a verifiche zootecniche. Questo ovviamente non è di beneficio alla razza perché la stragande maggioranza di cuccioli nasce da genitori non testati da un punto di vista morfoattitudinale, caratteriale e sanitario.

La Società Italiana Terriers si occupa di promuovere e tutelare la razza mediante l'organizzazione di convegni e seminari, nonché di organizzare raduni e speciali di razza dove molto spesso sono invitati giudici specialisti. I pochi allevatori Italiani allevano con grande impegno, coscienza e amore per la razza. Questo comporta una non facile ed immediata reperibilità di un buon cucciolo, ma occorre armarsi di pazienza per ottenere un cucciolo di qualità. Come risaputo i negozi sono pieni di cuccioli non selezionati offerti ad prezzo spesso allettante, ma che spesso non rispondono alle aspettative.

Queste brevi note sul Westie hanno la speranza di far avvicinare nuovi appassionati a questo piccolo grande terrier e ci auguriamo possano essere delle buone linee guida per chi vuole partire con il piede giusto.

Lorena Lotzniker e Riccardo Di Carlo